Bullismo: una nuova piaga sociale

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Sicuramente tra le fasi evolutive l’adolescenza è la fase più critica, proprio per questo viene vissuta dal giovane in maniera molto problematica, che deve affrontare un repentino cambiamento sia mentale che fisico.

L’adolescenza è l’età dell’intersezione, non sei più un bambino ma nemmeno puoi considerarti un adulto ecco perché spesso possono insorgere numerosi problemi legati a questo profondo cambiamento, la tendenza all’esternalizzazione dei conflitti, l’espressione corporea e mentale, la tendenza ad associarsi ad un gruppo che comporta la depersonalizzazione del ragazzo, nonché la scontrosità verso l’adulto dal quale ancora si dipende.

Essendo l’adolescenza una fase di passaggio, ognuno di noi reagisce ai cambiamenti in maniera differente, non è raro che un adolescente si rifugi in forme di protesta che sfociano in vere e proprie patologie come i disturbi alimentari, quali bulimia e anoressia o anche il bullismo.

Il bullismo purtroppo è un termine diventato di uso comune negli ultimi anni, altro non è che una forma di comportamento violento e molesto nei confronti del gruppo dei pari, aggressioni verso un soggetto “preso di mira” da un gruppo di altri adolescenti o da un solo adolescente che provoca in lui timori, aggressioni fisiche e discriminazioni fino a rendergli la vita impossibile e a creargli non pochi problemi, di socializzazione con i pari ma anche psicologici al soggetto che si sente perseguito.

Purtroppo sempre più di frequente le notizie di cronaca ci hanno delineato un quadro abbastanza problematico e disastrato dell’ambiente scolastico, è facile infatti sviluppare questi comportamenti aggressivi in contesti scolastici, e sempre più spesso abbiamo appreso da giornali di quanti atti di bullismo accadono in tutto il territorio italiano.

Il bullismo negli ultimi anni è diventata una vera e propria piaga sociale che ostacola spesso anche la crescita dei più giovani, creando gravi problemi soprattutto psicologici al giovane preso di mira, che tende sempre più spesso a chiudersi in sé stesso piuttosto che confrontarsi con un adulto.

Negli ultimi anni gravi episodi di bullismo si sono trovati anche sul web, forse una moda terribile del momento è proprio riprendere tramite telefonini l’aggressione fisica o verbale al malcapitato per poi essere pubblicata direttamente sul web.

Ma cosa possiamo fare noi adulti per cercare di capire e aiutare nostro figlio? Sarebbe necessario occuparsi di bullismo soprattutto negli ambienti scolastici, insegnanti che affiancano i genitori in programmi di prevenzione che possano anche attraverso l’aiuto di uno psicologo aiutare i nostri ragazzi a diventare grandi senza doversi rifugiare in queste piaghe che renderebbero ancora più difficile la relazione con gli altri e con la vita futura.

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