Diva, scusate il ritardo
I Diva “me li tiro dietro” da un lontano concerto dei Baustelle periodo Moda del Lento: scoprii in Davide Giordana un grande autore di pop italiano, citazionista, ruffiano e intelligente come deve essere, abile nel creare un immaginario fatto di starlet dai capelli vaporosi, programmi del sabato sera e pallone provinciale. Infatti ora sta per uscire anche sugli scaffali dei libri e ne vedremo delle belle… oltre che con il 12″ digitale Narciso lava i piatti assieme alla band veneta.
Le traversie del quartetto non hanno evitato a Davide di continuare a scrivere grandi pezzi negli anni, anche se a volte di dubbio arrangiamento: i pochi introdotti sanno che, coi dovuti accorgimenti di produzione artistica, sarebbero potuti essere al posto dei Baustelle stessi, o comunque rivelare la propria ambigua brillantezza a un pubblico ben più numeroso (è il caso di tanti, si sa). Per questo motivo tornano ancora valide le cose che scrissi su indiepop.it -quando avevo ancora voglia di scrivere di musica- alle quali la nuova b-side Un uomo, una donna aggiunge profondità emotiva e ulteriori spettri di suono.
Per questa band (con Davide suonano Andrea Novello, Paolo Tizianel e Paolo Bertorelle) non si ha problemi a fare il tifo, perché significa anche un po’ farlo per se stessi, per i propri valori culturali e per quel vecchio sogno di far convolare a nozze il portato della tradizione pop italiana degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta col miglior britpop periodo 1987-1997. Magari lo pensiamo solo io, Max Trisotto che li ha missati e il collega Renzo Stefanel del Gazzettino, ma vi giuro che è così!
Narciso conosce movenze in levare e narra una storia tutta da ascoltare. Direi che i presupposti sono ottimi per migliorare il vostro venerdì:
Diva - “Narciso lava i piatti“
