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Fauve! Gegen a Space Barena, 18/19.12.10

Elettronica non allineata, recita l’ultimo claim partorito dal Frito Rebelde a Chioggialab. Significa mangiare canestrelli al Club dei Pescatori con i Fauve! Gegen a Rhino, in un tripudio di fanti di briscola e dentature improponibili d’anzianità, e dopo nemmeno un giorno contare tre macbook bianchi da tredici pollici in meno di un metro allo Zuni per Space Barena, ragazze matricole che sfogliano Vice in scenario post-hipster mentre Antonio Cassange -proteggiamo il suo anonimato- spinge cablogrammi masterizzati ed e(n)vergreen a volumi alterni, Bob Sinclar che fa aerobica con Jane Fonda.

Veneti e toscani uniti dalla sintesi digitale e del beat percussivo, ma anche dal rappresentare istanze non maggioritarie tra gli ascoltatori electro: nel primo caso l’ambient noise che da intellettuale si fa fisica, nel secondo la ruspante fusione di dubstep e laguna prima delle cavalcate grezzoidi (kuduro e libertà). Alieni, si chiedono i soliti noti al Lab il sabato, davanti alla formazione tavolata dei F!GaR: a un certo punto Andrea Lulli percuote una tanica vuota, da queste parti la si usa per portare l’acqua alla cabina in spiaggia, e la insegue davanti al palchetto, il live dei Fauve! è davvero più voluminoso rispetto al disco (“Namegivers’ Avenue“), chi arriva all’una si becca solo la fine…

Chissà come saranno accolti a Ferrara il prossimo 27 febbraio, stanti le premesse: Space Barena assetta il palco in stivali di gomma anti-acqua alta, spriz espositivo, caffettiera da sveglia alle 4 e tutto quanto fa iconografia. Stavolta mancano dell’implemento di un quotato mc, quindi picchiano di break a volumi alti sotto il clip che ritrae una gara di cucina con sardine, mancano alcuni degli habitué ma l’affluenza all’inizio è buona. “Come i Trans AM”, mi dice Antonio Cassange mentre i pescatori fuori dal relativo club piazzano intermezzi rumoristi (gabbiani perlopiù) suscitando reazioni controverse tra la curiosità e il distacco. Fortuna vuole che in una scaletta mal assortita arrivino comunque i colpi -Contado, Anguilla- a significare movimento e groove, sebbene per pochi: mancava poco e avrei fatto live report in diretta sui divani colmi di riviste internazionali, felicità è vendere qualche copia del disco fin che RRRocco orienta all’hip hop il suo set electro, sapendo che il 30 gennaio saranno i “suoi” No Seduction a cimentarsi dal palco.

L’ultimo concerto di Italian Embassy a Zuni per il 2010 lascia appunto in eredità le sicurezze per i primi due mesi del calendario futuro:

-domenica 23 gennaio, Mezzala canta Numero6 (indiepop d’autore, Genova)
-domenica 30 gennaio, No Seduction (dance punk, Chioggia)
-domenica 13 febbraio, Madrac (urban, Udine)
-domenica 27 febbraio, Fauve! Gegen a Rhino (tribal ambient, Pistoia)

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